Il raccoglitore di viole (maquino de vioulëtte in Occitano) era un attrezzo utilizzato per la raccolta delle viole e delle erbe officinali in genere. L'oggetto esposto risale al 1950-1960.
La cote (moulouiro in Occitano) serviva ai contadini per affilare la lama della falce. Numerosi di questi oggi sono custoditi al Museo di Ostana.
Il portacote (couie in Occitano) serviva per contenere la cote per affilare la lama, veniva portato agganciato alla cintura e pieno d’acqua.
La falce fienaia (dalh in Occitano), venica utilizzata per falciare l’erba e fare fieno. La falce fienaia è stata utilizzata ad Ostana fino agli anni ’70, quando è stata sostituita dalle falciatrici meccaniche.
I portafasci (portafai in Occitano) servivano per il trasporto del fieno. Il portafasci veniva disteso verticalmente nel prato e i fasci di fieno venivano disposti sopra, in maniera ordinata; il fieno veniva poi stretto con una corda fatta passare nel palin e fissata con un nodo. Veniva poi sollevato e trasportato sulla schiena.
Il vaglio (val in Occitano) era un attrezzo utilizzato per mondare i cereali. Era realizzato intrecciando rami di salice e poteva avere varie misure, in base alla necessità.