Porta fasci 01

I portafasci (portafai in Occitano) servivano per il trasporto del fieno. Il portafasci veniva disteso verticalmente nel prato e i fasci di fieno venivano disposti sopra, in maniera ordinata; il fieno veniva poi stretto con una corda fatta passare nel palin e fissata con un nodo. Veniva poi sollevato e trasportato sulla schiena.

L'attrezzo è costituito da una cornice lignea di forma rettangolare in cui i lati lunghi si incastrano in quelli corti. Al centro dei lati brevi sono stati praticati dei fori attraverso cui passa la corda utilizzata per stringere il fieno. Alla corda è legato il palin, una sorta di fibbia costruita con un ramo biforcuto le cui estremità erano legate

Il trasporto del fieno generalmente era compito degli uomini, tuttavia spesso partecipavano anche donne e bambini. Il momento più critico era, dopo aver disposto in verticale il portafieno carico e aver predisposto il #tëstal# (lo spazio per la testa), riuscire ad alzarsi in piedi con il carico sulla schiena.

Porta fasci 02

Generalmente questo passaggio veniva fatto con l’aiuto di qualcuno, ma capitava di essere da soli. Era quindi stata elaborata una tecnica: “qui qu’érën da soul charìo bate dal cul: anave a rèire ton quë pouìe pe picave dal cul e un së levavo. Së lhi dounave  lou crép tro lést lou fai ou ganhavo" (quelli che erano soli dovevano battere il sedere a terra, andavi indietro tutto quello che potevi poi battevi il sedere, ti davi la spinta e ti alzavi. Se gli davi il colpo troppo forte il fieno cadeva in avanti).

Porta fasci 03

L'oggetto è una donazione di Pietro Bertorello.