Falce fienaria

La falce fienaia (dalh in Occitano), venica utilizzata per falciare l’erba e fare fieno. La falce fienaia è stata utilizzata ad Ostana fino agli anni ’70, quando è stata sostituita dalle falciatrici meccaniche.

Quella custodita al Museo di Ostana è della prima metà del XX secolo, ha una lama di 10x73 cm e un manico lungo 134 cm.

La falce è composta da una lama dahl triangolare incurvata verso il centro e terminante con una punta acuta. Il manico (pèrtio) presenta due impugnature (manëtte), inserite ad incastro e inchiodate: una all’estremità inferiore lunga 19 cm  dalla forma leggermente arcuata e una all’incirca a metà dalla forma a “L”. La lama e il manico erano tenuti insieme da un anello in ferro (viro), un cuneo in legno e un pezzo di cuoio inserito tra l’anello e il manico.

Il contadino la impugnava per le due impugnature opposte e procedeva con un ampio movimento da destra a sinistra.

La falciatura iniziava ad Ostana ad inizio giugno, alla fine stagione primaverile.
Si seguiva la progressiva maturazione dell’erba: si iniziava dunque dalle quote più basse (I Champet e La Villo) e poi si risaliva, arrivando prima a Miribrart e I Bernart (verso metà giugno), proseguendo fino alle meire situate a 1500-1600 m.s.l.m (mese di luglio), per raggiungere infine, verso la seconda settimana di agosto, i prati più lontani (1600-1800 m.s.l.m).