Champagno

Champanho è la frazione più discosta, confinante con Crissolo. I primitivi insediamenti di Vilhèrm e Loumbart, sono scomparsi sotto la vegetazione, mentre il nucleo de I Ras è posto in posizione avvallata. A monte di questo, lungo l’antica Vio dë Poilo, sono ubicati gli abitati de I Bodo, I Martin e I Lourens.

Borgata I Champét

Il termine Champét letteralmente significa “piccoli campi” (da chomp = campo), ma il termine potrebbe venice dall’omonima varietà di mele, conosciuta in tutta l’alta e media valle, che qui si coltivavano.  Essendo una frazione meridionale di Oustano, in posizione assolata e al riparo dai venti, dove attecchivano facilmente peri, noci, meli e susini.

Borgata La Villo

La Villo è il capoluogo di Ostana, situato a 1250 m. Hanno sede qui il palazzo municipale, ampliato di recente sull’area occupata dal vecchio Moulin di Villo, l’ufficio postale, la parrocchia, un ristorante e l’albergo-rifugio “La Galaberna”. Sono compresi ne La Villo, i nuclei sparsi del Biviou, de I Marquét, del Counh, de I Bas, de I Luìs, di San Bërnart e de I Martin.

Borgata Miribrart

La denominazione ufficiale della borgata di S. Antonio si deve alla cappella dedicata al santo omonimo, ma i suoi abitanti, come tutti gli abitanti di Ostana, la indicano con il nome Minibrart o Miribrart, con le variazioni insite nella possibilità di deformazione e trasformazione della lingua orale.

Borgata Dàvi

Dàvi è un luogo di dimenticata bellezza. Posto sul crocevia tra l’abitato di Ostana Capoluogo e quello della frazione Ciampagna, è un piccolo gruppo di case a circa 1350 m, affacciato  sul  Monviso e sul Santuario di San Chiaffredo.

La popolazione di Ostana indica con la Ruà il nucleo di abitazioni raggruppate alla sinistra orografica del Rivo Bernardi e con Miriquiri (Miri Chiri) l'insediamento poco discosto, sito a levante. La borgata deve il proprio nome al cognome esteso dalla totalità dei capifamiglia qui residenti a inizio secolo.

San Bërnart

L’insediamento di San Bërnart è posto su un piccolo poggio da cui si gode un’impareggiabile vista sull’intera alta valle del Po e sulla catena del Viso. Attratti dalla bellezza del paesaggio, alcuni professionisti, sul finire degli anni ‘80 hanno prospettato l’ipotesi di scegliere la località come luogo in cui trasferirsi e risiedere per l’intero arco dell’anno, con il progetto di dotare la borgata di servizi e strutture consone ai nuovi abitanti.