La scuola a Champagna rimase facoltativa perché gli abitanti della frazione erano soltanto 193 e gli alunni iscritti solo 24. Divenne obbligatoria solo negli anni successivi: dalla documentazione non se ne conosce l'anno esatto, ma nel 1925 gli ispettori dichiaravano inadatto il locale.
Ad Ostana, come in tutti i piccoli centri di montagna, la scuola era parte della vita del paese. Il legame tra l'istituzione scolastica e la comunità locale era così stretto da condizionare in parte i ritmi e le scelte di ognuna di esse. Infatti, l'impressione che meglio traspare dai racconti di quel tempo è proprio l'avvicinarsi della scuola alle esigenze delle famiglie e alla vita pratica quotidiana.
“Andare a scuola... per imparare a scrivere, a leggere, a far di conto, per imparare a vivere, a stare insieme, ma non solo: nel frattempo giocavamo e combinavamo marachelle!”
Un paese è vivo quando conta molti bambini ed ha buone prospettive per il futuro se dedica tempo e risorse alla loro formazione. Questo è quanto si desume dai documenti conservati e dalle notizie tramandate oralmente sull’istruzione ad Ostana.
Mentre i bambini vedevano la scuola come una novità, i genitori intravedevano in essa una concreta possibilità di migliorare le difficili condizioni di vita dei propri figli.
Imparare a leggere e a scrivere era non solo utile ma indispensabile, anche per poter comunicare con i propri congiunti emigrati all'estero per lavoro. Proprio sull'utilità che ne derivava l'insegnante faceva leva per ottenere buoni risultati dagli scolari.
L'Amministrazione Comunale, per soddisfare le esigenze di maestri ed allievi e per dare un servizio qualificato, prestava particolare attenzione alla scuola e ai problemi ad essa connessi. Dai documenti d'archivio si può notare come l'argomento scuola fosse uno dei punti più ricorrenti nell'o.d.g. delle sedute del Consiglio. Quando la scuola era comunale, il consiglio provvedeva ogni anno, a mezzo di schede segrete, a nominare la commissione di vigilanza delle scuole; venivano eletti due genitori maschi per la scuola maschile e due genitori femmine per quella femminile. La scuola maschile era tenuta da un maestro mentre quella femminile da una maestra, erano scuole uniche e provvedevano all'istruzione elementare.