Sega lama centrale

La sega a lama centrale (frëndo in Occitano), serviva per segare e confezionare assi. Risale alla prima metà del XX secolo.

L'attrezzo è costituito da una cornice lignea rettangolare formata da coppie di montanti e traverse, fissate tra loro da chiodi. Al centro dei lati brevi sono presenti due fori attraverso cui passa la sega centrale. Viene manovrato da due o più uomini, collocandolo perpendicolarmente al tronco da segare

Dalle testimonianze orali raccolte nel  “Quaderno n.8” del Civico museo etnografico di Ostana si evincono diverse informazioni su come veniva utilizzata la frëndo.

"Il banco da segantini, o la cravo come molti la chiamano, lo fabbricavamo sul posto. Posizionavate il tronco sul terreno in modo che fosse più o meno in piano, appoggiate su due pezzi di legno. Lo squadravate e poi sulla superficie facevate le marche. Con il coltello gli facevate una piccola scanalatura sulle testate, in cima e al fondo. Lo mettevate a piombo e poi giravate nuovamente il tronco dall’altra parte. Lo mettevate a piombo per essere in linea con la scanalatura inferiore e la superiore. Allora facevate nuovamente le scanalature; e poi, avevate un filo di lana, lo intingevate nella tintura o nel fondo di caliggine. Poi uno teneva la lana da un capo e l’altro dall’altra, nelle scanalature, la tendevate a piombo e la lasciavate cadere ed essa vi tracciava la riga. Poi posizionavate il tronco sul cavalletto, metà sul vuoto e metà sulla trave. Lo legavate attorno con la corda, due o tre giri, in un punto solo; la corda ben stretta e che fosse a piombo. Sulla parte dietro gli posizionavate il cuneo: non si muoveva più, potevate iniziare a segare. Segavamo in due ma con i tronchi grossi tiravamo in tre: uno sopra e due di sotto. Quelli sotto con una mano stringevano il manico e con l’altra l’angolo dell’intelaiatura. E "Jù colh, su cousso!" (Giù cavolo, su zucca). Dicevano così."