Scatola per scaldaletto (prèire in Occitano). Lo scaldaletto era un oggetto comunemente utilizzato nelle case di Ostana. Risale alla prima metà del XX secolo.
La scatola in legno conteneva originariamente una scatola in ferro. In questa seconda veniva raccolta la brace ardente e, una volta chiuso il coperchio, veniva adagiata tra le lenzuola. Lo scaldaletto veniva utilizzato nella stagione invernale insieme a pesanti, non essendoci il riscaldamento nelle camere.
I lati della scatola sono incastrati a coda di rondine. Sul lato superiore è fissato con due anelli un coperchio, costituito da una cornice in legno alla quale è inchiodata una lamiera di ferro perforata con fori ovali in posizioni non regolari. Sul lato frontale due anelli permettevano la chiusura tramite un bastoncino (non presente). Manca anche la scatola in ferro che originariamente venica posizionata all'interno quella in legno.
Fino alla metà del secolo i locali utilizzati per dormire potevano essere o la stalla (dove dormivano specialmente i vecchi e le coppie con bambini piccoli, soprattutto in inverno) o il fienile (in estate, nelle abitazioni estive #mèire#), o ancora una camera non riscaldata sopra la stalla, senza soffitto, direttamente sotto le lose (lauze).
L'oggetto è una donazione di Domenico Bertorello.