Maglie come questa si lavorano a ferri a punto diritto e rovescio e a grano dë froumënt. Le parti della maglia venivano confezionate separatamente: il dietro, i due davanti e le maniche. Quindi venivano unite con l'ago e il filo di lana. Alla fine venivano cuciti i bottoni.

La maglia è un golf abbottonato sul davanti con 6 bottoni. La scollatura è a V e il bordo di questa è rinforzato con nastro fris, mentre l'orlo inferiore con una striscia di velluto nero, per aumentarne la durata. Nella parte bassa davanti sono posizionati due taschini simmetrici, mimetizzati nella lavorazione che non presenta discontinuità: infatti il taschino è ottenuto cucendo all'interno del golf due pezzi di stoffa di cm 10x12, e l'apertura esterna è rinforzata con una piccola striscia di velluto nero. In alto, nell'interno, in corrispondenza delle spalle e della schiena, è cucito un pezzo di velluto nero con funzione di rinforzo.

Dettaglio lavorazione maglia uomo

Solitamente per questo capo si sceglievano pecore a lana scura o lana scura e chiara venivano mescolate in modo che risultasse una tinta melange marmourizò. In alternativa, il capo veniva tinto con il brodo ottenuto dalle castagne, con quello dei funghi che nascono sulla corteccia degli alberi, con quello delle barbabietole o con quello estratto dal mallo delle noci. Si utilizzavano anche le tënharie tinture nere, marroni o bordeaux.

La maglia è una donazione degli eredi di Domenico Bertorello.