La ricerca

Nonostante il Comune di Ostana abbia recuperato nella quasi la totalità dei suoi edifici, vie, chiese o fontane che raccontano della sua storia, si rivelavano invece piuttosto scarse le fonti documentarie, vuoi a causa dell’abbandono del borgo de parte degli Ostanesi nel periodo dell’industrializzazione, vuoi a causa delle dispersione dei fondi, per lo più privati, che hanno in molti casi seguito le migrazioni dei loro possessori. I detentori ad oggi abitanti ad Ostana conservano con molta gelosia la propria storia, gli scritti e le immagini che la testimoniano. Questo progetto non prevedeva la raccolta sistematica di questi materiali o la loro digitalizzazione, ma la consultazione del prezioso lavoro fatto dall’Associazione I Rёneis e riportata nei loro 15 Quaderni tematici ha permesso comunque di accedere ad una ricca rassegna di testimonianze orali raccolte quando molti anziani erano ancora in vita.

Il lavoro di ricerca ha previsto la consultazione della letteratura esistente e un lavoro di indagine presso alcuni archivi, in particolare gli archivi storici comunale e diocesano.
La ricerca è stata mirata ad individuare la documentazione riguardante i temi di interesse selezionati: paesaggio, agricoltura, architettura, chiese e cappelle, leggende e tradizioni, eventi della vita sociale come il matrimonio. Il file “bibliografia” raccoglie tutte le fonti consultate.

La preparazione della base dati

Il progetto ha protato alla crezione di una nuova base dati costituita da elementi dal passato (Museo Etnografico) e del presente (Museo diffuso). In particolare i due sguardi adottati sono stati quello della memoria e quello della vita.

LA MEMORIA: tutti i beni presenti presso il museo sono stati catalogati attraverso una schedatura BDM versione 2.00 per i beni demoetnoantropologici riportante, oltre alle notazioni tecniche, un descrittivo dell’oggetto, informazioni sul suo stato di conservazione, i suoi possessori o donatori, ecc.
Per la stesura delle schede è stato fondamentale il contributo dato al Museo da parte dell’Associazione “I Renëis”. Sono state prodotte nuove schedature laddove mancanti. Sono state considerate come utili 77 schede BDM redatte nel 2007 ad opera della “Società per gli Studi Storici, Archeologici e Artistici della provincia di Cuneo” (schedatrice Patrizia Turatti, funzionario responsabile Rinaldo Comba). A queste sono state aggiunte altre 56 nuove schede, realizzate seguendo la normativa BDM -  Beni Demoetnoantropologici Materiali- versione 2.00 dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. Ad ogni scheda è stata abbinata una foto professionale dell’oggetto descritto per permetterne l’identificazione dello stesso sia da parte sia dell’archivista che dell’utente.
Tutte le schede sono state poi opportunamente raccolte in un file di inventario che ne permette la visione di insieme, la suddivisione per argomenti collegati, il collegamento alla/e fotografia/e, con i nuovi testi e foto realizzate, con i QR code che verranno posizionati nelle borgate di Ostana.

LA VITA: rispetto agli argomenti individuati (paesaggio, agricoltura, architettura, chiese e cappelle, leggende e tradizioni, eventi della vita sociale come il matrimonio) sono stati redatti una collezione testi descrittivi a partire dalle informazioni reperite nella fase di ricerca. I testi sono direttamente collegati agli oggetti contenuti nel Museo Etnografico e ai luoghi di Ostana e compongono una serie di collane narrative: quella generale su Ostana, data dall’insieme di tutti i testi, e quelle tematiche, date da un selezione di testi con rimandi incrociati tra di loro.  
Questo ha consentito di creare una mappa ipertestuale che fa da base all’applicazione web - guida per l’utente e la mappa digitale e fisica che ha l’obiettivo di indurre una visita per interessi e di stimolare la scoperta di più punti in uno stesso percorso scelto. Tutti i percorsi prevedono una visita al Museo.