I rasoi sono costituiti una lama d'acciaio non accuminata, con un solo taglio, affilatissima, adattata ad un manico mobile. Dalla parte del manico vi è un'impugnatura zigrinata, dove veniva appoggiato il pollice. Il manico è in genere di legno, formato da due striscie fermate da due rivetti, entro le quali si richiude la lama.

La barba lunga non era amata da molti Ostanesi, ma qualcuno portava il pizzetto. Quasi tutti invece possedevano un bel paio di baffi, al quale riservavano particolari attenzioni. Come la moda del periodo richiedeva, molti portavano baffi lunghi che attorcigliacano e rivolgevano verso l'alto. La rasatura avveniva con un rasoio a mano, la cui lama veniva periodocamente fatta molare dall'arrotino ambulante l'amouléto.

I rasoi sono donazioni di Lucia Lorenzati.