Sul sagrato le ragazze cantavano una canzone agli sposi, oppure una di loro leggeva una poesia. Entrava in chiesa per prima la sposa, sempre accompagnata dal fratello, poi i parenti di lei, che si disponevano a sinistra, e quelli di lui, che si mettevano a destra.
La chiesa era addobbata con mazzi di fiori, ma non in modo sfarzoso; a volte era lo stesso sacerdote o la gente del paese ad occuparsene. Quando uscivano dalla chiesa, i bambini recitavano una poesia per gli sposi.
La sposa e la filho d'ounour iniziavano a lanciare caramelle e poi gli altri invitati le imitavano, mentre i bambini correvano a raccoglierle. Gli sposi baciavano e salutavano tutti: era in questa occasione che ci si riconosceva ufficialmente. Alcuni dicono che erano soprattutto i parenti dello sposo che cantavano e festeggiavano perché "acquistavano". In alcuni casi chi possedeva un fucile sparava alcuni colpi, oppure venivano fatti esplodere dei petardi.
....Le ragazze volevano sposarsi a Miribrart. Tutti volevano venire a Minibrart, era un posto in cui c'erano dei buoni prati ... le ragazze volevano venire a vivere a Minibrart perché i prati erano più comodi da lavorare ... anche a portare il letame, c'erano dei buoni prati attorno a casa. E anche quando venivano dalle mèire, da qui al Sère non era molto lontano. Hanno costruito tante case e tante cose proprio espressamente per quel fatto, che tutti volevano venire ad abitare a Minibrart. Anche non esposto al vento; anche per spalare la strada dalla neve andavano da qui alla Villa.
La documentazione riporta che nella borgata de I Champét, a inizio secolo, si contavano una sessantina di ragazze in età da marito.