Santuario di San Chiaffredo

Dalla borgata di Champanho di può ammirare lo splendido panorama sul Monviso ed il Santuario di San Chiaffredo QR code. Secondo la tradizione popolare, il ritrovamento da parte di un contadino, impegnato ad arare, della tomba di san Chiaffredo - un soldato della Legione Tebea martirizzato nella zona di Crissolo -, il 18 novembre dell’anno 522, portò alla prima costruzione di un pilone o edicola, ben presto sviluppatosi in chiesa vera e propria.

San Chiaffredo divenne nel tempo patrono della Diocesi di Saluzzo. L'attuale edificio venne costruito a partire dal 1444 sui resti di una vecchia chiesetta, fu restaurato nel 1609 dopo essere stato gravemente danneggiato dagli attacchi di ugonotti e valdesi, più volte rimaneggiato. La bellissima volta risale al XVI secolo. L’attuale facciata è un rifacimento del 1902. Tra le opere d’arte di maggior pregio custodite nel Santuario si segnalano gli arcaicizzanti capitelli gotici della navata centrale e la pala in presbiterio raffigurante la Madonna col Bambino adorata dai santi Chiaffredo e Francesco d’Assisi, riconducibile alla tradizione figurativa saviglianese del realismo di matrice caravaggesca, mentre spiccano per quantità e qualità gli ex voto in differenti materie e tecniche offerti dai pellegrini.

Santuario di San Chiaffredo

Fonte: Monviso Piemonte

Sul Pian da Charm, di fronte ad una grande croce in legno e al cospetto del Santuario di San Chiaffredo, si inginocchiavano i Rumiou, i pellegrini devoti del Santo, che risalivano dalle meire di Barge e Bagnolo per rag­giungere la località religiosa.  Qui si ritrovava la gioventù delle vicine meire per incontrarsi, ma era luogo di raduno anche in caso di calamità naturali o malattie: nei pressi della croce accorreva tutta la popolazione della zona per invocare dal Si­gnore la "grazia". La chiesa è oggi aperta nei mesi estivi ed è meta di numerosi pellegrinaggi.
San Chiaffredo è il soggetto di numerosi affreschi presenti ad Ostana all’interno della Cappelle di Sant’Antonio, il Piloun di Marquét, ma è rappresentanto anche sui muri di alcune abitazioni private come Acò de Balou a la Villo.

I tre comuni dell'Alta Valle Po: Ostana, Oncino e Crissolo fecero nel 1692 un voto pubblico quale ringraziamento a San Chiaffredo per la sua protezione in occasione della peste. Ogni Comune si sarebbe recato in processione una volta all'anno con il sindaco ed i consiglieri comunali e tutta la popolazione in dat­e stabilite. Ostana scelse il giorno della SS. Trinità (maggio-giugno), contemporaneamente al Comune di Crissolo. La popola­zione in processione, cantando le litanie dei Santi, partiva dalla Chiesa parrocchiale e, pas­sando dal Biviou, era attesa dalla comunità Crissolese al Piloun dë Son Bastion, all'en­trata di Crissolo. Oggi si è tramandata l’usanza del pellegri­naggio ma a causa della scarsità della popo­lazione le tre Comunità con a capo Sindaco e Amministrazione comunale si incontrano direttamente sul piazzale antistante il Santuario la domenica precedente la ricorrenza del Santo (7 settembre).                

La devozione a San Chafré con l'annuale pellegrinaggio da parte delle popolazioni lo­cali favoriva lo scioglimento dei voti e la ri­chiesta di grazia al Santo. Gli anni in cui una famiglia aveva avuto momenti particolarmente difficili e si era ri­volta a San Chiaffredo per ottenere una gra­zia, poteva succedere che qualcuno facesse il pellegrinaggio a piedi, oppure che portasse al Santo in dono un quadro votivo (vedi i nu­merosi ex voto legati soprattutto alla malattia, agli incidenti sul lavoro e alle guerre). Gli ex voto potevano anche essere portati nelle cappelle di Ostana.