Da anni Ostana è riconosciuta a livello locale e nazionale come un importante laboratorio di architettura alpina. Fin dalla metà degli anni ottanta la comunità di Ostana ha infatti deciso di scommettere sulla qualità del paesaggio e degli interventi di riuso del patrimonio architettonico storico come leva per la rivitalizzazione e rinascita del paese. Si sono quindi messe a punto alcune regole architettoniche che riprendono temi compositivi e soluzioni tecnologiche dell’architettura storica locale, puntando al contempo sull’uso dei materiali tradizionali.

Autore di questi principi, nonché realizzatore di diversi interventi nella fase degli anni ottanta e novanta, è stato l’architetto locale Renato Maurino.

A questo primo nucleo di opere e di ristrutturazioni, si sono venuti ad aggiungere nell’ultimo decennio molteplici interventi pubblici finalizzati alla valorizzazione ecosostenibile del territorio, i cui progetti sono stati coordinati da docenti del Politecnico di Torino insieme a professionisti locali e non. Tra questi spicca il Centro culturale Lou Pourtoun, realizzato dagli architetti Massimo Crotti, Antonio De Rossi e Marie-Pierre Forsans, finalista del premio internazionale Constructive Alps 2017 e del premio Rassegna Architetti Arco Alpino 2016, nonché oggetto di diverse pubblicazioni su riviste.

Per la qualità degli interventi sul patrimonio costruito Ostana ha ricevuto nel 2016 il premio “Fare Paesaggio” organizzato dalla Provincia autonoma di Trento.

Ostana: menzione speciale al paesaggio

Oltre all’Osservatorio del Paesaggio di Trento, il Ministero dei Beni Culturali ha riconosciuto l’impegno di Ostana nella valorizzazione del paesaggio come motore per la rinascita di un borgo che negli anni dell’esodo era arrivato a contare appena cinque abitanti.

La menzione speciale, conferita in virtù del “coinvolgimento delle forze sociali nel contrasto dello spopolamento e dell’abbandono”, è arrivata in occasione del Premio Europeo del Paesaggio indetto dalla Commissione Europea.

Le 97 candidature italiane sono state vagliata dalla commissione tecnica presieduta da Fabio De Chirico e composta da personalità di rilievo nel settore della cultura e del paesaggio.
Parallelamente alla designazione di Agrigento come rappresentante italiano a Strasburgo sono state attribuite 14 menzioni tematiche e 3 speciali tra le quali “spicca”, al fianco del Parco Nord di Milano, la minuscola Ostana.