Io sono andata a scuola con Caterina Do, al­la Villa ho fatto prima e poi sono andata con Maria Fra. C'erano due maestre, eravamo in tanti. Avranno avuto due classi caduno, io ho solo fatto quarta e poi avrei voluto ripetere e non mi hanno lasciata ripetere. Sono andata a dare l'esame a Crissolo con il maestro.

Sono andata a scuola nel municipio, c'era Carme­lita, aveva una bacchetta e il banco degli asi­ni. A quei tempi se non si sapeva la lezione  non ci mandavano a casa, ci facevano stare lì, ci tenevano e, insomma, c'erano i ragazzi, quelli più testoni, che ridevano e allora lei faceva loro volare la bacchetta sulle dita... fosse ora li metterebbero in galera, guai fos­se ora...

Le cose di mio padre... non so più quand'è, sarà andato due o tre anni a fare scuola a Ciampagna, c'era Toni dë Gino che diceva così: "Mi ha insegnato, non ero neanche ca­pace a fare la O con l'imbuto", e era già gran­de, aveva già vent'anni e non tutti allora an­davano ancora a scuola.
Faceva scuola ai giovani e ai vecchi e faceva scuola là nella sacrestia, non so se venivano a da­re l'esame qui, quello sarà già prima che na­scessi io, non so. Mio padre era dell'ottantot­to e io sono del venti, o almeno ero giovane, là. Mio padre mi diceva così che sua madre non era molto capace a scrivere, le avevano inse­gnato a scrivere con la penna di gallina, non avevano neanche penne, ma le parole che scrivevano erano (come) stampate! Erano poveri come l'acqua, non avevano neanche mucche, solo pecore ed erano cinque o sei in famiglia e andavano per lì, spaccavano i ceppi degli alberi per scaldarsi, erano poveri co­me l'acqua, ecco. Qui ad Ostana non ce ne so­no di quelli che non sapevano leggere e scri­vere, forse poco ma ...

Ci passavamo i compiti, sì sì, quello che era più sveglio lo passava ad un altro. Disegna­vamo anche, facevamo gli alberi, i fiori e, quando il quaderno era finito (completo) lo mettevamo da parte, io ne ho ancora, guarda­te un po' lì come scrivevano, lo vedete voi, tut­to pieno, non una pagina vuota, niente, noi già un po' più largo (scritto meno fitto) ma c'era quello più ordinato e quello no e ...
Sì, sì cantavamo anche le lodi, era il catechi­smo e a scuola poesie e qualche canzone, ci insegnavano un po' di tutto e anche lavori do­mestici e manuali e canto e religione.