I maestri che sono stati ad Ostana dal 1949/50 al 1971/72 ci hanno lasciato documenti importanti dai quali si possono individuare alcune caratteristiche della vita del tempo e il tipo di impostazione didattica. E’ evidente l'importanza che viene data alla formazione umana, civile e religiosa e purtroppo anche il drastico ridursi del numero degli alunni con relativo sfaldamento del tessuto sociale.
Negli anni '70 già appare superata la descrizione di Ostana che veniva fatta da un ragazzo nel 1953: "[ ... con le sue casette rustiche e affumicate, appollaiate sui pendii che contribuiscono a dar vita alla vallata."
Le maestre in genere cercano di ottenere la disciplina con il convincimento, non appaiono mai metodi costrittivi, anche se le testimonianze orali tendono a confermarli.
Tutto rientrava nelle lezioni scolastiche: l'educazione stradale (gli alunni venivano messi in guardia dai pericoli derivanti da atteggiamenti pericolosi a piedi e in bicicletta, si discuteva di fatti avvenuti nel paese e di esperienze personali). Le gite (una al monte Tivoli nel giugno '50 effettuata dalle classi della scuola unica di Champanho) così come le feste degli alberi, erano momenti di coagulo, come pure i momenti di vita religiosa.