Si chiama l’«Orto di Ostana» il laboratorio di prodotti agricoli nato nella località Seret del borgo, a quota 1400, in un magazzino comunale inutilizzato dal campo sportivo. L’Amministrazione, tramite bando, l’ha concesso in gestione per 10 anni a Serena Giraudo, 25 anni.
Con l’aiuto della famiglia e la prossima partecipazione ai bandi Psr per l’insediamento dei giovani in agricoltura, Serena ha aperto la sua azienda: «Coltiverò solo biologico: ortaggi, piccoli frutti e piante officinali. Con piccole trasformazioni: confetture e conserve di verdure».
I vantaggi dell’agricoltura montana: zero inquinamento, terreno fertile e la sicurezza di produrre biologico. «Anche le stagioni più brevi e il tempo variabile sono aspetti positivi - aggiunge Serena, originaria di Murazzo, frazione di Fossano -: alcuni prodotti si possono coltivare più a lungo o sono disponibili prima. Ci vorrà pazienza e un paio d’anni prima di entrare a regime. Ma a Ostana il senso di comunità è forte e, se avrò bisogno di aiuto, sono certa che lo troverò».